COSENZA – Multati per aver dato del cibo a dei randagi in Sila. Un pensionato e una 62enne sono stati immortalati dalle foto-trappole antirandagismo, mentre davano da mangiare a dei cani in strada. I verbali emessi dalla Polizia Locale di San Giovanni in Fiore, sono stati notificati a settembre e impugnati con istanza di riesame in autotutela.
Multati per aver dato cibo ai randagi
Le multe a carico della 62enne e del pensionato, sono state annullate il 12 novembre a seguito dell’azione legale intrapresa dagli avvocati Pasquale Gallo e Alfonso Cassiano. Entrambi residenti a San Giovanni in Fiore, sono riusciti a dimostrare che la violazione loro contestata è illegittima. Il motivo? I filmati dei videogrammi delle foto-trappole installate per contrastare il randagismo, servono per verificare chi abbandona animali, non per punire chi somministra loro del cibo.
Dare da mangiare ai randagi non è reato
Non esiste una legge nazionale che vieti di dare da mangiare a cani e gatti randagi. Il principio che segue il legislatore è infatti proprio quello di tutelare gli animali. L’ordinanza che vieta di nutrirli è quindi da ritenersi illegittima.
Verbali archiviati dalla Polizia Locale
Il comando Polizia Locale della città di San Giovanni in Fiore, ha così ordinato l’archiviazione in autotutela dei verbali relativi alla violazione dell’articolo 30 comma n. 2 del regolamento Comunale di Polizia Urbana. Le motivazioni sollevate sono risultate ammissibili e fondate poiché l’azione dei due cittadini non è ritenuta sanzionabile. La multa ammontava a circa 50 euro. Soldi che non dovranno essere versati dai due amanti degli animali colpevoli di aver dato ristoro a dei cani randagi.
